Fare o fondare la bioetica globale? 4 – L’ecologia globale e integrale di papa Francesco
Kowalski / 6 Marzo 2020

  Il tema della “bioetica globale” ha fatto recentemente ingresso nel dibattito promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita (PAV) con l’Assemblea Generale del 25-27 giugno 2018, che è stata aperta solennemente da un ampio discorso di papa Francesco in occasione di XXV anniversario dalla sua istituzione (cf. lettera Humana communitas). Il tema della “bioetica globale” ha avuto, ovviamente, come sfondo l’enciclica Laudato si’, che implica un allargamento dei confini della “bioetica tradizionale” ai temi della vita umana e non-umana, e dei diversi contesti in cui vivono le persone e le “non-persone”. Nella nostra riflessione sul problema epistemologico da affrontare nella fondazione di una bioetica globale ci interessa in modo particolare la lettura e lo studio del cap. 4 della lettera enciclica Laudato si’ di papa Francesco (24.05.2015) intitolato Un’ecologia integrale (LS, nn. 137-162). Nel testo di questo importante capitolo, il Papa propone il proprio paradigma di lettura, d’interpretazione e di risoluzione degli attuali problemi ecologici, e non più – come abbiamo visto e fatto fin’ora – dei problemi-dilemmi bioetici, biomedici o biotecnologici all’interno di una bioetica globale o universale, di una etica planetaria o d’ethos mondiale. Nel suo percorso argomentativo il Pontifice parte dalla realtà integrale [1.] – la…

Fare o fondare la bioetica globale? 2 – Metabioetica: lo status epistemologico della bio-etica
Kowalski / 26 Dicembre 2019

    Il modello della bioetica o dell’etica globale, che ha caratterizzato anche la prima fase della storia della bioetica – forse il più diffuso, innanzitutto nel mondo anglofono – è quello cosiddetto dei “principi”. L’esempio classico del principialismo nella riflessione biomedica è l’opera Principles of Biomedical Ethics di Beauchamp e di Childress (1994). In tale ottica i principi normativi nel campo della bioetica sono stabiliti su base “contrattuale”, cioè mediante un accordo di base circa alcuni principi e norme che siano il più possibile condivisibili oppure mediante un bilanciamento dei doveri in questione (teorie proporzionaliste e consequenzialiste). Beauchamp e Childress hanno costruito un’etica globale, in quanto l’intera bioetica si basa su un sistema di principi prima facie (autonomia, non-maleficenza, beneficenza, giustizia), introdotti negli anni trenta dal filosofo inglese W.D. Ross (The Right and the Good, 1930) nella forma di doveri prima facie (prima facie duties). Si deve ben sottolineare che Beauchamp e Childress hanno preso solo quattro dai sette prima facie duties di Ross (fidelity, reparation, gratitude, beneficence, nonmaleficence, justice, self-improvement). Ogni principio non “riassume” la teoria – osserva giustamente G. Russo – bensì nasconde implicitamente diverse teorie contrastanti: «è una sorta di “surrogato” della teoria che rimanda a…

Fare o fondare la bioetica globale? 1 – La bioetica globale di V.R. Potter e di A.E. Hellegers
Kowalski / 29 Novembre 2019

La ricerca circa la genesi, lo sviluppo e i metodi di ricerca dei due pionieri della bioetica – V.R. Potter e A.E. Hellegers – ha permesso a Warren T. Reich di distinguere fra tre significati della parola “globale” attribuito alla disciplina (global bioethics): 1. in relazione all’intera terra (una etica universale per il bene del mondo); 2. nel senso di una comprensiva visione di tutti i problemi etici nelle scienze della vita e della salute (in ambito sia “biomedico” che “ambientale”); 3. nel senso che viene utilizzata una comprensiva serie di metodi nell’affrontare quei problemi: un’effettiva incorporazione di tutti i rilevanti valori, concetti, modelli di razionalità e discipline coinvolte (cf. W.T. Reich, Modelli di bioetica. Potter e Kennedy Institute a confronto, 1995). La prima pubblicazione di Potter, Bioethics: Bridge to the Future (1971), comprendeva una visione della bioetica che era globale nel primo senso: essa era focalizzata sui problemi universali riguardanti il futuro dell’intera terra. Potter con insistenza tendeva a portare l’attenzione su un’etica della Terra (land ethic) – già delineata da Aldo Leopold, secondo Potter precursore della bioetica – un’etica della natura (wildlife ethic), un’etica della popolazione (population ethic) e un’etica del consumo delle risorse (consumption ethic) in una…