Sull’ingiustizia della guerra
Autiero / 29 Novembre 2022

Abbiamo chiesto ad alcuni noti teologi moralisti di varia provenienza, accomunati dall’amicizia con l’Accademia Alfonsiana, di scrivere per il nostro Blog un commento al testo di papa Francesco, Fratelli tutti, nn. 256-262, riguardante il tema di grande attualità: L’ingiustizia della guerra. Ecco il quarto contributo della serie. Non sarebbero passati neppure due anni e le profetiche parole di papa Francesco nell’enciclica Fratelli Tutti (FT) si sarebbero tragicamente avverate. La guerra in Ucraina è solo la più recente e la più devastante realtà di conflitto con cui il mondo ha a che fare oggi. Essa genera uno scenario preoccupante per le regioni e i popoli direttamente implicati, ma in realtà essa comporta uno squilibrio per il quale la vita dell’intera umanità e di tutto il pianeta è sotto minaccia. Pensando a tali dimensioni, più o meno presenti in ogni guerra, ma soprattutto nei conflitti armati dei nostri giorni, già il titolo del paragrafo che FT dedica al tema della guerra (nn. 256-262) rappresenta un messaggio forte e pone quest’ultima sotto il segno di un sostantivo inquietante: l’ingiustizia! Nella riflessione etica del passato eravamo già abituati a declinare la realtà della guerra, distinguendola tra giusta o ingiusta. Si trattava, cioè, di una…

El Papa Francisco confirma definitivamente el cambio de tradición teológico-moral sobre la guerra
Vidal / 25 Novembre 2022

Hemos solicitado a algunos renombrados teólogos moralistas de diversos orígenes, unidos por la amistad con la Academia Alfonsiana, que escribieran un comentario sobre el texto del papa Francisco, Fratelli tutti, nn. 256-262, sobre un tema de máxima actualidad: La injusticia de la guerra. Aquí presentamos la tercera contribución de la serie. En Fratelli tutti (FT) hay dos temas de moral concreta que suponen un cambio radical en los planteamientos de la Teología Moral católica: la doble afirmación sobre la inmoralidad tanto de la pena de muerte como de la guerra (FT, nn. 255-270). La inmoralidad primera ya había sido adelantada en la corrección del Catecismo de la Iglesia Católica. Trataré de subrayar el significado de la inmoralidad de la guerra. Encuadre El pensamiento del papa Francisco se sitúa en la trayectoria marcada por determinados textos magisteriales y por una reflexión teológico-moral específica, inmediatamente precedentes. Entre los textos magisteriales hay que destacar: 1) Esta afirmación del Vaticano II: la situación presente «nos obliga a examinar la guerra con mentalidad totalmente nueva» (Gaudium et Spes, n. 90). 2) El lamento de Juan XXIII: «Es irracional (alienum est a ratione) pensar que la guerra sea ya un instrumento apto para restablecer los derechos…

Una falsa risposta,,,
Majorano / 18 Novembre 2022

Abbiamo chiesto ad alcuni noti teologi moralisti di varia provenienza, accomunati dall’amicizia con l’Accademia Alfonsiana, di scrivere per il nostro Blog un commento al testo di papa Francesco, Fratelli tutti, nn. 256-262, riguardante il tema di grande attualità: L’ingiustizia della guerra. Ecco il primo contributo della serie. La franca denunzia della guerra come falsa risposta ai problemi si è fatta più pressante in questi ultimi mesi nel magistero di Papa Francesco. In Fratelli tutti (nn. 256-262) viene ribadita con forza, dando ulteriori stimoli non solo alla riflessione teologica, ma soprattutto all’impegno di tutti per la pace come condizione ineludibile per costruire futuro. «La guerra non è un fantasma del passato, ma è diventata una minaccia costante. Il mondo sta trovando sempre più difficoltà nel lento cammino della pace che aveva intrapreso e che cominciava a dare alcuni frutti» (FT, n. 256). La durezza di quanto sta accadendo, soprattutto il rischio di una catastrofe atomica, rende quanto mai urgente l’impegno a tutti i livelli. In tutte le forme occorre ribadire che la guerra è sempre una non risposta ai problemi che si vorrebbero risolvere: «Non possiamo più pensare alla guerra come soluzione, dato che i rischi probabilmente saranno sempre superiori all’ipotetica…

A servizio di una teologia morale matura, seria, cattolica. Il discorso di papa Francesco ai partecipanti al capitolo dei Redentoristi
Massaro / 27 Ottobre 2022

«State prestando un servizio a una teologia morale matura, seria, cattolica. E con un livello impressionante, un livello accademico molto alto». Queste parole, pronunciate da papa Francesco nel suo discorso a braccio ai partecipanti al capitolo generale dei Redentoristi il 1° ottobre scorso, credo inorgogliscano non solo il corpo docente dell’Accademia Alfonsiana, ma chiunque, nei banchi di questa grande istituzione accademica, ha avuto e ha la gioia di formarsi. Le parole del pontefice, tuttavia, oltre a risuonare lusinghiere, colgono in profondità la peculiarità dell’impostazione teologico-morale che, ormai dal 1949 (anno della sua fondazione), l’Accademia offre ai suoi studenti, in obbedienza allo stile di sant’Alfonso Maria de Liguori, e, al contempo, propongono ulteriori spunti per indirizzare la riflessione e l’insegnamento dell’etica teologica. Una teologia morale “matura” La maturità della riflessione teologica non si misura soltanto sulla base dei risultati prodotti in termini di libri, articoli o corsi accademici. Nell’indicazione del papa appare chiaro che è matura una teologia morale che si intreccia con la prassi pastorale: «Maestri di morale – dice Francesco –, ma maestri di morale anche nel catechismo dei bambini, nel confessionale…». Ricordiamo bene la diagnosi impietosa che lo stesso pontefice riservò alla teologia morale in Amoris laetitia –…

Sinodalidad, ¿vino nuevo en odres viejos?
Fidalgo / 21 Ottobre 2022

Sin duda, es más que loable que la Iglesia, inspirada por las decisiones e improntas del papa Francisco, se lance con más o menos convicciones a procesos sinodales. Seguramente en muchas comunidades puede que todo este trabajo vaya dejando florecer necesarios frutos de vida nueva. Pero no obstante queda una doble duda, si será así en definitiva para toda la Iglesia, en y desde todas las comunidades, y si en verdad se quiere “una Iglesia siempre en transformación”, una Iglesia en verdad «en salida», siempre a la búsqueda del «encuentro» con “los otros”, los alejados, los perdidos, los descartados, las situaciones periféricas, los desafíos epocales, o solo se reflotan ciertas tendencias para robustecerse hacia adentro o defenderse mejor de las “insidias” y “ataques” “del mundo”, sin asumir los reales cambios a los cuales los signos de los tiempos y el mismo Espíritu impelen a la Iglesia de hoy como de siempre. En la línea del Vaticano II, la Iglesia sigue siendo llamada a configurar su identidad en y desde su impronta de servicio a la humanidad. Una Iglesia que asume que su configuración histórica no es ya – y quizás nunca debió haber sido – la de una “cristiandad”, sino…