«Anche quelli contro il creato sono peccati da confessare» dice Francesco
DelMissier / 24 Maggio 2019

  «Anche quelli contro il creato sono peccati da confessare» dice Francesco Sabato 9 febbraio 2019 l’Accademia Alfonsiana (Roma) ha celebrato il 70° anniversario della sua fondazione, come istituto universitario voluto dai Redentoristi per preparare docenti di teologia morale (ad oggi più di 5.000) sensibili alla misericordia pastorale di S. Alfonso. In tale occasione, papa Francesco ha concesso una speciale udienza ai Superiori, agli insegnanti e agli studenti, durante la quale ha pronunciato un interessante discorso, la parte più “insolita” del quale si è soffermata sulle questioni di bioetica ecologica. Tra le sfide emergenti che la teologia alfonsiana deve affrontare vi è «il grido della terra, violentata e ferita in mille modi dallo sfruttamento egoistico. La dimensione ecologica è una componente imprescindibile della responsabilità di ogni persona e di ogni nazione. Mi fa riflettere il fatto che quando amministro la Riconciliazione – anche prima, quando lo facevo – raramente qualcuno si accusa di aver fatto violenza alla natura, alla terra, al creato. Non abbiamo ancora coscienza di questo peccato. È compito vostro farlo. La teologia morale deve fare propria l’urgenza di partecipare in maniera convinta a un comune sforzo per la cura della casa comune mediante vie praticabili di sviluppo…

Una invitación a todos a la santidad en la vida cotidiana
Fidalgo / 12 Aprile 2019

Una invitación a todos a la santidad en la vida cotidiana Santidad: realidad que atrae y abruma. Quisiéramos adentrarnos al tema partiendo de la exhortación papal Gaudete et Exsultate (GE-2018), pero en relación con algunos elementos de la espiritualidad redentorista, pues estos están en íntima relación con la moral alfonsiana. El Papa pretende una renovación fundamental en el estilo de vida de los cristianos, de modo que pueda ser creíble y comunicable como una verdadera buena noticia para el mundo de hoy. Parece que Francisco muestra una clara conciencia de que sin una nueva forma de enfrentar los desafíos del presente (praxis) y de discernirlos en profundidad, para vivirlos en la vida diaria, de una manera nueva y alternativa (espiritualidad), nada de lo que se hace tendrá un poder transformador real a largo plazo. Para ello, vuelve a proponer el talante de la «alegría», fuente y expresión de la vida cristiana. Lo hace desde dos claves teológicas: la prioridad de la gracia y la direccionalidad de la enseñanza fundamental de Jesús. Para desandar este diseño, lo primero es dejar falsas garantías, miedos y cerrazones, y dejarnos llevar por la dinámica de la gracia, para que nos lleve a sentir, ver,…